Mulino di Amleto Teatro
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gennaio | aprile 2019

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venerdì 18 gennaio ore 21.15

Sine Qua Non - Libera Associazione di Cultura e di Pensiero
L'ISOLA DELLE ROSE
di Claudia Ceroni, Mauro Monni e Giovanni Palanza
con Mauro Monni e Giovanni Palanza,
tecnico audio/video Francesco Renzoni
luci Luigi Nebbiai
progettazione scenografia Simone Cecconi
regia Mauro Monni e Giovanni Palanza

Lo spettacolo racconta la breve vita della Repubblica esperantista "Insulo de la Rozoj", l'Isola delle Rose nata al largo di Rimini nel maggio del 1968. Una storia vera che per otto mesi ha appassionato studiosi di diritto e semplici curiosi in tutto il mondo, mentre da Est a Ovest si assisteva a scontri di piazza e repressioni. L'Isola delle Rose è al contempo la commovente parabola di un uomo, l'ingegner Giorgio Rosa, che ha creduto di sottrarsi al sistema coltivando il sogno di uno Stato tutto suo (con tanto di richiesta affiliazione ONU). Una piattaforma d'acciaio e cemento in mezzo all'Adriatico, che ha regalato notti insonni a politici e magistrati, forze dell'ordine e agenti segreti. L'ossessione di un uomo che diventa archetipo di libertà, un Don Chisciotte del XX secolo emblema dell'utopia, l'isola che non c'è (non c'era) alla quale ciascuno di noi un giorno sogna di poter approdare. Non sull'Isola delle Rose purtroppo visto che dopo solo otto mesi di vita i Servizi Segreti italiani decisero che la giusta fine del sogno fosse la distruzione della stessa.


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sabato 2 febbraio ore 21.15
Compagnia Berardi Casolari / Teatro dell’Elfo
con la partecipazione di Comune di Rimini
AMLETO TAKE AWAY
uno spettacolo di e con Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari
musiche di Davide Berardi e Bruno Galeone
luci di Luca Diani

Spettacolo presentato all'interno del programma "Tracce continue" del Comune di Rimini

"Premio Ubu 2018 come miglior attore a Gianfranco Berardi per lo spettacolo Amleto Take Away della Compagnia Berardi Casolari".


Amleto take away è un affresco tragicomico che gioca sui paradossi, gli ossimori e le contraddizioni del nostro tempo che, da sempre, sono fonte d’ispirazione per il nostro teatro ‘contro temporaneo’. Punto di partenza sono, ancora una volta, le parole, diventate simbolo più che significato, etichette più che spiegazioni, in un mondo dove «tutto è rovesciato, capovolto, dove l’etica è una banca, le missioni sono di pace e la guerra è preventiva». Tutto è schiacciato fra il dolore della gente e le temperature dell’ambiente, fra i barbari del nord e i nomadi del sud. Le generazioni sono schiacciate fra lo studio che non serve e il lavoro che non c’è, fra gli under 35 e gli over 63, fra avanguardie incomprensibili e tradizioni insopportabili... In questo percorso s’inserisce, un po’ per provocazione, un po’ per gioco meta-teatrale, l’Amleto di Shakespeare. Ma questo Amleto procede anche lui alla rovescia: è un Amleto che preferisce fallire piuttosto che rinunciare, che non si fa molte domande e decide di tuffarsi, di pancia, nelle cose anche quando sa che non gli porteranno nulla di buono. È consapevole ma perdente, un numero nove ma con la maglia dell’Inter e di qualche anno fa, portato alla follia dalla velocità, dalla virtualità e dalla pornografia di questa realtà.


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sabato 16 febbraio ore 21.15
Menoventi / E-production
DOCILE
di Gianni Farina e Consuelo Battiston
con Consuelo Battiston e Andrea Argentieri
immagine di Marco Smacchia
organizzazione Ilenia Carrone
regia Gianni Farina
in collaborazione con Masque teatro, progetto interregionale di residenze artistiche 2017

Linda Barbiani non ha vinto ricchi premi alla lotteria della nascita; la dea bendata le ha assegnato umili origini, e nell’umiltà è cresciuta.  Un giorno l’Ufficio di Collocamento le consiglia di frequentare un corso di empowerment e in quel contesto incontra una persona che stimola la sua sensibilità e la sua fervida fantasia: «esprimi un desiderio». Qui comincia la nostra storia, una fiaba dei nostri tempi in cui anche i desideri degli sfigati possono avverarsi. La vita della protagonista si tinge di coincidenze dal sapore fantastico e grottesco; la numerologia e l’alchimia contaminano la quotidianità generando equivoche superstizioni che dominano l’universo della rassegnata protagonista. Il Lavoro Precario accoglie con un sorriso la sua servile incompetenza, la Salute è minata dalla mancanza di consenso informato e dalle violazioni del rapporto fiduciario con il medico, gli Affetti sono miraggi idealizzati da una disposizione estetica ingenua e superficiale. Tutta la sua esistenza bovina sembra rispecchiare la nostra, che affrontiamo il secondo millennio ormai “poveri di fatto, borghesi nel cuore”.


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venerdì 1 marzo ore 21.15
Anna Marcato PEM HABITAT teatrali e C.M.C-Nido di ragno
URLANDO FURIOSA un poema epico
di Domenico Ferrari, Riccardo Piferi,
Riccardo Pippa, Rita Pelusio
con Rita Pelusio
assistente alla regia Andrea Bettaglio
costumi Anna Cingi
scultura scenica Simone Fersino
light designer Paolo Casati
sound designer Luca De Marinis
in collaborazione con Teatro Verdi-Teatro del Buratto
organizzazione Sara Novarese
fotografie Laila Pozzo
regia Riccardo Pippa

Urlando è una diversamente paladina. Ha un problema: l'intolleranza al senno. Decisamente inadatta a stare sulla terra viene esiliata sulla Luna, dove finiscono tutte le cose perdute. E come loro anche Urlando si sente persa. Ora è lassù e guarda dall'alto il mondo che ha lasciato. Si chiede dove stia davvero la follia e dove la ragione. Non avrebbe fatto meglio ad accettare il senno terrestre che ha sempre intollerato? Vale la pena battersi per battaglie considerate perse?
Urlando Furiosa è un buffone poetico e irriverente nato dalla fantasia di Rita Pelusio, attrice e autrice che da anni sperimenta un teatro che sappia essere al contempo comico e civile. Lo spettacolo che gioca con l'immaginario dell'epica, ci presenta un'eroina all'incontrario, piena di dubbi, in crisi, perennemente bastonata dalla realtà. Attraverso le sue riflessioni e il racconto delle sue battaglie perse si interroga sulle contraddizioni del presente e si chiede se ha ancora senso credere nell’incredibile, sfidare il cinismo e la disillusione, immaginare il futuro con più incanto.


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venerdì 15 e sabato 16 marzo ore 21.15
Teatro Stabile di Torino / Teatro della Caduta
con la partecipazione di Comune di Rimini
IL PRIMO MIRACOLO DI GESU' BAMBINO
di Dario Fo (e altre storie)
con Matthias Martelli
regia di Eugenio Allegri
artist management e distribuzione Serena Guidelli
 
Spettacolo presentato all'interno del programma "Tracce continue" del Comune di Rimini


Il Primo Miracolo di Gesù Bambino è una delle giullarate più famose di Mistero Buffo, lo spettacolo capolavoro di Dario Fo riportato in scena in questa stagione teatrale con la regia di Eugenio Allegri, l'interpretazione di Matthias Martelli e la coproduzione del prestigioso Teatro Stabile di Torino e del Teatro della Caduta. Il primo miracolo racconta l'emigrazione di Gesù e della sua famiglia da Betlemme, a seguito delle stragi degli innocenti di Erode, e di come il piccolo Gesù riesca a farsi accettare dai bambini di un'altra città inventando il miracolo degli uccellini fatti con la creta; una giullarata esilarante sui temi attualissimi dell'emigrazione, del lavoro e dell'integrazione costruita sull’inimitabile paradosso comico e grottesco del teatro di Fo che alla fine lascia le menti in ebollizione, la gioia nel cuore e il sorriso sulle labbra.
“Il giovane attore è in comunione con l'anima teatrale del grande Maestro [...] un talento che negli anni a venire saprà affascinare le platee del nostro Paese” Domenico Aleotti - Il Tirreno


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martedì 16 aprile dalle 19.30 | Teatro degli Atti
(orario di entrata a scelta libera fino alle 22.30)
Il Tempo Favorevole / Mulino di Amleto teatro
LA DURATA mini-festival / evento speciale
da un'idea di Barbara Martinini
in scena: Veronika Aguglia, Gianni Donati, Marinella Freschi, Barbara Martinini 
musiche originali Gianni Donati 
violino e voce Giulia Emma Tortorici 
regia Barbara Martinini 

con la partecipazione di Comune di Rimini 
 

Performance negli spazi adiacenti a cura di: Carolina Cavallo / ABLATIVA, Lara Balducci e Francesca Sancisi / MULINO DI AMLETO TEATRO, Eleonora Gennari e Valeria Fiorini / NNCHALANCE, Giorgia Damasco / SARDINIA@DANCE, e altri ospiti a sorpresa.

Una maratona di circa quattro ore sul tema del tempo: sulla scena del Teatro degli Atti lo spettacolo di teatrodanza La durata viene eseguito diverse volte consecutive, senza interruzione, mentre gli interpreti accolgono e accettano gli inevitabili cambiamenti derivanti dalla stanchezza, per una poetica dell'ineluttabilità del tempo che scorre e che tutto trasforma. Contemporaneamente negli spazi adiacenti, Sala Pamphili, foyer e chiostro, a orari prestabiliti si svolgeranno diverse performance sullo stesso tema. Lo spettatore potrà muoversi tra gli spazi e decidere cosa seguire, quando arrivare e quanto rimanere.


BIGLIETTI E PRENOTAZIONI
Ingresso intero € 12 | Ridotto - under 29 e over 65 - € 10
Prenotazione consigliata allo 0541/752056 oppure via mail a info@mulinodiamletoteatro.com

I biglietti si ritirano la sera stessa dello spettacolo entro le ore 21.
Dopo tale orario la prenotazione non sarà più valida e i biglietti verranno rimessi a disposizione del pubblico presente.

Scarica qui il programma
MULINO DI AMLETO TEATRO
Via del Castoro 7 - Grotta Rossa - Rimini
tel. 0541/752056 - info@mulinodiamletoteatro.com
fb.com/mulinodiamleto.teatro
Ragione sociale:
Associazione di Promozione Sociale Mulino di Amleto Teatro
Via del Castoro 7 - 47923 Rimini
C.F. 91151020400 - P. IVA 04171760400


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